Non vuole essere una lezione di diritto condominiale, non ne ho le competenze, solo uno spunto di riflessione dettato dall'esperienza maturata e da un breve articolo che ho letto qui.
In un Condominio la gestione del verde è spesso sommaria: taglio dell'eba, potatura arbusti e stop.
Esempio di Cedri troppo vicini all'edificio |
Gli alberi?
Belli, ma che alti, e non cresce più l'erba, e spendo il doppio in riscaldamento, a me piace il verde eh ma...si può mica abbatterli??
Fatti salvi i diritti di vista di ogni singolo condomino, il decoro del verde condominiale e la fruizione per quanto possibile priva di rischi, credo sia doveroso riflettere sulla gestione del patrimonio arboreo (e verde in generale!) di un Condominio.
Ritengo, ma è certamente un giudizio di parte, che sia nell'nteresse del Condominio e dell'amministratore stesso, affidarsi ad un professionsta esperto per le gestione di un bene comune che comporta responsabilità civili (e pure penali) che è un essere vivente e quindi mutevole, in continua evoluzione.
La moderna e corretta arboricoltura consente di intervenire per ridurre la pericolosità di un albero anche in ottica conservativa e la valutazione di stabilità effettuata da un arboricoltore debitamente "esperienziato" tutela, anche ai fini civilistici, il gestore del "bene albero" fornendo sia indicazioni sulle sue condiozioni attuali sia le indicazioni ritenute corrette per ridurre la pericolosità eventualmente riscontrata, fino perchè no, all'abbattimento.
Credo sia più corretto che la decisione della sorte degli alberi condominiali sia guidata da una mano esperta, pur tenendo conto delle esigenze dei condomini: è la linea che seguo in genere e devo dire con la soddisfazione di tutte le parti in gioco.
La gestione di alberi comuni, spesso ormai esemplari di notevoli dimensioni, è complessa ma è una gestione, non può essere un godimento indefinito dell'ombra e del verde e poi diventare un fastidio da rimuovere.
Infine, l'urgenza dell'abbattimento invocata dall'Amministratore, quando non motivata da eventi traumatici quali per esempio un fulmine che danneggia l'albero, deriva spesso da un mancata gestione nel tempo della pianta, fino a renderla ingestibile.
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