per maggiori informazioni, dubbi o richieste contattami...

Lo Studio del dottore agronomo Andrea Marin si occupa di consulenza in arboricoltura e verde ornamentale, sia per clienti privati che per municipalità ed enti pubblici. Operativo principalmente nelle province di Milano, Varese, Pavia e Monza e Brianza, offre servizi in tutta Italia.

giovedì 29 maggio 2014

Varese - Dinamiche d’azione dei funghi agenti di carie del legno e conseguenze sulla stabilità degli alberi in ambiente urbano

L'Ordine dei dottori Agronomi e dei Dottori forestali di Varese, nell'ambito del programma di formazione professionale continua, organizza un corso di due giorni sulle dinamiche d’azione dei funghi agenti di carie del legno e le conseguenze sulla stabilità degli alberi in ambiente urbano. Il corso, a pagamento, si svolgerà nei giorni 3 e 4 giugno presso il salone Estense del Comune di Varese, in via Sacco 5 in Varese. Rivolto ai dottori agronomi che si occupano di arboricoltura o che vogliano approcciarsi ad un settore

sempre più cruciale anche in ambito sociale, il corso ha lo scopo di far comprendere le interazioni tra i funghi agenti di decadimento del legno ed i tessuti legnosi degli alberi vivi; esercitarsi ad utilizzare metodi semplici in campo per valutare i sintomi associati ad attacchi di funghi agenti di carie; prevedere lo sviluppo a lungo termine delle carie del legno in alberi vivi; classificare gli alberi affetti da carie del legno in diverse categorie di pericolo sulla base dei

sintomi visti. Infine non solo indagine ma anche prevenzione e cura cercando di conoscere meglio l’applicazione in campo di Trichoderma come metodo preventivo e curativo di fitopatologie.

Il corso vedrà susseguirsi nella docenza il Prof. dr. Francis W.M.R. Schwarze e Paolo Pietrobon, dottore forestale.

mercoledì 28 maggio 2014

Su archilovers.com

Ho appena terminato di sistemare il mio profilo su Archilovers, il più importante network dedicato all'architettura. Non mi sono improvvisamente pentito di essere un dottore agronomo ma spesso i settori si intersecano, e dove non arrivano i rapporti personali, aiuta la rete!
Qui il link al profilo completo, dove si possono vedere alcuni dei miei ultimi lavori. 
Buona visita!

mercoledì 14 maggio 2014

Dottore Agronomo o Ingegnere Agronomo? La qualifica professionale non è una etichetta

Riporto con piacere e di intesa con il Collega Giovanni Poletti un suo articolo apparso sul suo blog in merito all'iniziativa nata on line che vorrebbe il cambiamento del titolo professionale di noi Dottori Agronomi, sostituendo il titolo di Dottore con Ingegnere. La'iniziativa mi trova fermamente contrario poichè ritengo che un aumentata visibilità e un miglior riconoscimento della nostra figura professionale, debbano ottenersi col nostro saper cogliere le opportunità di questo momento storico (EXPO2015, nuovo PSR per citarne due) attraverso le già nostre competenze e non appiccicandoci una etichetta solo perchè maggiormente riconosciuta a livello nazionale. Come ha ben detto il Presidente Nazionale Andrea Sisti io ho scelto di fare il dottore agronomo, non ho ripiegato perchè non sono riuscito a fare l'ingengnere!

Ecco il pezzo di Giovanni:

L'ultima revisione del Codice dideontologia per l’esercizio delle attività professionale degli iscritti all’Albo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Regolamento 2/2013) operata dal CONAF - Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali - afferma che il titolo professionale costituisce il primo e fondamentale aspetto di identità, necessario a identificare l’appartenenza alla professione. Il titolo professionale deve essere usato sempre per esteso e non può essere oggetto di abbreviazioni che inducano ambiguità interpretative (art.15, punto 1).
In altre parole il titolo corretto da apporre è Dottore Agronomo / Dottore Forestale o Dott. Agronomo / Dott. Forestale

Recentemente ha preso corpo un filone di pensiero particolarmente attivo in Internet che con molteplici discussioni, talora anche vivaci, si sta spendendo per ottenere il cambiamento del titolo professionale in Ingegnere Agronomo e Ingegnere Forestale, adducendo due fondamentali motivazioni:
  1. presenza di tale titolo in molti paesi europei (e talvolta anche extraeuropei)
  2. riconoscimento semplificato e aumentato presso il grande pubblico con garanzia di migliori opportunità professionali.

La prima argomentazione appare fuorviante in quanto non finalizzata al riconoscimento di un titolo professionale conseguito nell'ambito dell'Unione Europea per l'esercizio della professione o per l'armonizzazione di diversi percorsi formativi, ma solo per giustificare una mera sostituzione lessicale.

La seconda motivazione è viziosa, non esistendo certezze in proposito e lasciando aperta la strada a ulteriori valutazioni quali gli sciagurati effetti che deriverebbero consegnando alla figura preminente dell'Ingegnere - e non dell'Agronomo - proprio quelle competenze e specificità professionali di assoluto valore che si tenta di promuovere, in virtù di una sua preesistente e indiscutibile maggiore presa mediatica.